INK’S CORNER: Il balcone di Kalina Muhova (Tunué )

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Per la collana Mirari di Tunué oggi arriva in libreria “Il balcone” di Kalina Muhova, un picture book meraviglioso che in poche pagine riesce a bucare la dimensione di carta per regalare a chi legge una storia dal retrogusto attuale.

Data di uscita: 21 Marzo

Acquistalo subito: Il balcone

Editore: Tunué
Collana: Mirari

Traduzione: Alessandra Bertuccelli
Genere: Picture Book
Età: Da 8 anni

Prezzo: € 15,00
Pagine: 40

Immagini e luci che penetrano e scaldano il cuore del lettore e lo conducono con un lentissimo zoom negli anni ’30. Una ragazzina vive in un appartamento in cui è stata murata la porta di accesso al balcone. Messa in punizione dopo aver rotto un vaso, la bambina si ritrova in piedi a fissare il muro. Grattando via la carta da parati sulla parete, la piccola riesce a far filtrare nella stanza la luce dell’esterno che, come in una camera oscura, riempie l’ambiente cupo e permette di scoprire un mondo nascosto ma reale, pieno di gioia e sogno.

Non mi sono ancora ripresa da questo periodo frenetico appena passato e guardando a domani sembra che la sua fine sia ancora lontana, ma non mi sono abbattuta e continuo a stringere i denti per portare avanti tutti i miei impegni.

La scorsa volta il protagonista di questo angolino speciale è stato un meraviglioso fumetto con una storia profonda e allo stesso tempo solida e questa volta non è da meno, pur essendo un picture book, il protagonista di oggi in poche pagine è riuscito a raccontare una storia che potrebbe essere vista come una metafora della società attuale.

Da uno dei componimenti di Atanas Dalchev, un poeta bulgaro, nasce “Il balcone”, il picture book di Kalina Muhova, un piccolo squarcio in un muro che ci permette di vedere con gli occhi della scoperta il  mondo com’è ora, freddo, distaccato e a volte lontano. Pur essendo ambientata negli anni ’30 Il Balcone racconta la breve storia di una famiglia che vive in una casa in cui il balcone è murato, impedendo a chi abita quell’appartamento di vedere il mondo esterno, una sorta di enorme paraocchi fatto di mattoni e carta da parati, lo stesso che noi oggi indossiamo vivendo una vita sui social network.

Le illustrazioni che compongono questo picture book sono molto dettagliate, a partire dalla splendida trama della carta da parati fino alla forte presenza della luce che diventa quasi un ponte per un mondo nuovo, l’universo che si cela fuori da quel balcone murato.

Nella vita della protagonista tutto sembra essere claustrofobico, dalla casa in cui abita alla sua relazione con i genitori che utilizzano il muro come se fosse un patibolo per le punizioni, innalzandolo ad un vero e proprio impedimento all’immaginazione. Però, come accade spesso, la forza della fantasia è difficile da estirpare e basta anche una microscopica fessura a trasportare il mondo esterno in quella prigione, una via di fuga tanto scontata quanto provvidenziale.

I versi dell’autore possono essere tradotti in molti modi, il balcone può benissimo rappresentare un nostro impedimento, non tanto fisico quanto mentale, a percepire la bellezza di ciò che ci circonda, la nostra inabilità a comprendere quanto sia facile alzare la testa dallo schermo e guardare il cielo fuori dalla finestra.

Per Giacomo Leopardi questo impedimento era la sua siepe, la stessa che ha sempre alimentato la sua immaginazione e la sua voglia di indagare sui misteri della natura umana, per Dalchev invece questo balcone diventa un vero e proprio trampolino per la sua lotta contro l’ignoranza e la testardaggine degli uomini, che si chiudono in gabbia per amore del progresso e del profitto, incatenati da leggi che loro stessi hanno creato, ma che al momento giusto risultano impossibili da spezzare.

Così questa storia con la sua profondità narrativa colpisce al cuore i lettori, mostrando loro l’estasi del momento in cui si scopre l’esistenza di qualcosa al di fuori della nostra concezione di spazio, anzi la si riscopre, perchè era semplicemente stata dimenticata.

Ciò che quella bambina vede attraverso la fessura è qualcosa di magico, unico, il miracolo della natura, ovvero la libertà che tutti noi abbiamo alla nascita e che poco a poco decidiamo di sacrificare chiudendoci nelle nostre convinzioni, solo perchè qualcuno ci ha raccontato che una cosa è bianca e noi non vogliamo esporci per contraddirla e dire che è nera, solo perchè ci è stato insegnato, o meglio imposto, non vuol dire che un concetto sia vero, anzi vuol dire soltanto che chi ce lo ha tramandato lo ha fatto sperando di tarparci le ali.

L’ignoranza purtroppo è l’arma del potente contro chi è debole, per secoli infatti il popolo è stato soggiogato grazie al potere della conoscenza che era nelle mani dei più abbienti, ma ora noi siamo in grado di abbattere quel muro e uscire all’aperto, scoprendo effettivamente che il mondo vero e proprio è lì fuori che ci aspetta e non dobbiamo fare altro che corrergli incontro.

Il Balcone è una breve storia capace di abbattere i muri, i preconcetti e gli insegnamenti sbagliati per poter scoprire il meraviglioso mondo che si cela dietro essi.

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Tunué per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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